Arte e Musica
- OSASCO in FESTA PATRONALE, dal 12 al 15 settembre 2014. In occasione della festa Patronale del paese, l'artista concittadino Maurizio Rinaudo, presenta la sua personale d'arte in Villa Ninfea, reduce da una lunga serie di mostre, espletate sia in Italia che all'esteo: Milano, Alba, New York, Roma, Stresa, Alassio, Como, Pinerolo, Rorà, Barolo e La Morra, ma in primis, tra tutte le esposizioni dell'artista, spicca la bella Donazione fatta al Papa Francesco, in Vaticano, sul Soglio di San Pietro, ad aprile 2014, una scultura ed un ritratto del Pontefice. La mostra osaschese darà al pubblico un'ampia visione di opere, pitture, sculture ed acquarelli, in buona parte inedite, della copiosa creazione artistica rinaudiana fruibile in tutto il Mondo.
- Presenterà la mostra il critico/giornalista Fabrizio Legger e altre personalità del mondo dell'arte e cultura. Presenzieranno all'inaugurazione Personalità del Comune, Prov. e Regione.
- Un cloroso benvenuto a tutti, amanti e cultori dell'arte, sport e spettacolo
- Mostra apertura: Dal Venerdi12/9 alle ore 15,30 al lunedi 15/9 - Orari: 10,00 - 12,30; 15.30 - 19,30
- Inaugurazione con rinfresco sabato pomeriggio alle ore 16,00
- Maurizio Rinaudo nasce a Venasca (CN) il 15 luglio 1946, vive e opera a Osasco e Pinerolo (Torino). Amante del disegno sin dalla giovane età, si specializza in meccanica ed elettrotecnica, ottenendo riconoscimenti nel 1978 dall’Unione Industriale di Torino per il progetto di una macchina agricola, impiegata in tutto il Mondo, il cui brevetto viene depositato a Torino e poi in sede della Comunità E. Europea a Bruxelles.
Negli anni Settanta avvia un’impresa di costruzioni, dedicandosi alla progettazione e alla realizzazione edile. L’inequivocabile attitudine al disegno dimostrata in queste attività progettuali, che tra l’altro richiedono anche capacità grafiche a mano libera, emerge sempre più nitida sollecitando in Maurizio una vera e propria presa di coscienza artistica: inizia pertanto a coltivare assiduamente le tecniche classiche, olio su tela, china e carboncino su carta e la scultura in bronzo. All’interno dell’Associazione Centroparete di Torino, a cui si iscrive, ha modo di conoscere e frequentare diversi artisti d’area torinese, come Barbero, Baretta, Bellomonte, Bortoluz, Bruera, Carena, Manfredi, Marè, Marino, Morino e alievo del prof. Paulucci, di Piantino, e altri oggi scomparsi: il tirocinio associativo affina notevolmente la mente e la mano dell’artista. Negli anni Ottanta si intensifica l’attività espositiva in Italia, in Francia, negli Stati Uniti e in Brasile, particolarmente significativa si rivela la mostra personale a Parigi alla Galleria Salammbò.
Negli anni seguenti Rinaudo affida sempre più la propria impresa ai figli per dedicarsi pienamente alla passione della sua vita: l’arte. Istituisce quindi una delegazione regionale della AIAM di Roma, dotandola di una scuola d'arte che viene aperta a Osasco e a Pinerolo, dove si insegnano l’acquerello, l’olio, l’acrilico, la pittura materica o pitto-scultura, la scultura. La perdita del figlio Gualtiero, avvenuta nel 2012, gli apre nuovi orizzonti spirituali che ribadiscono il valore per i veri ideali umani e gli fanno scoprire il trinomio della felicità: arte-vita-amore.
www.mauriziorinaudo.it