- Ennesima esposizione artistica internazionale, oltre oceano, negli USA, ad ARTEXPO di NEW YORK, dell'artista piemontese Maurizio RINAUDO, il 4 aprile 2014.
L'invito alla partecipazione, con le sue opere alla mostra, nella più prestigiosa esposizione mondiale d'arte moderna contemporanea, è promossa ed organizzata, per gli ''ARTISTI SEGNALATI ITALIANI'', dalla Direzione Organizzativa Nazionale EA Edizioni, di Palermo, a cura dei Critici Carlo Levi e Salvatore Russo, nell'ambito del programma ARTISTI ITALIANI SELEZIONATI in mostra a NEW YORK.
Immagine a lato: Il dipinto di ''New York ''Il NUVO FREEDOM TOWER'' sul sito delle ex Torri Gemelle'' (Tela Dim. 300x150 cm. - anno 2013 - Collez. Privata)
Maurizio Rinaudo nasce a Venasca (Cuneo) il 15 luglio 1946, vive e opera a Osasco e Pinerolo (Torino). Amante del disegno sin dalla giovane età, si specializza in meccanica ed elettrotecnica, ottenendo riconoscimenti nel 1978 dall’Unione Industriale di Torino per il progetto di una macchina agricola, il cui brevetto viene depositato a Torino e a Bruxelles.
Negli anni Settanta avvia un’impresa di costruzioni, dedicandosi alla progettazione e alla realizzazione edile. L’inequivocabile attitudine al disegno dimostrata in queste attività progettuali, che tra l’altro richiedono anche capacità grafiche a mano libera, emerge sempre più nitida sollecitando in Maurizio una vera e propria presa di coscienza artistica: inizia pertanto a coltivare assiduamente le tecniche classiche, olio su tela, china e carboncino su carta e la scultura in bronzo. All’interno dell’Associazione Centroparete di Torino, a cui si iscrive, ha modo di conoscere e frequentare diversi artisti d’area torinese, come Barbero, Baretta, Bellomonte, Bortoluz, Bruera, Carena, Manfredi, Marè, Marino, Morino e assiduo alievo del prof. Paulucci, di Piantino, e altri oggi scomparsi: il tirocinio associativo affina notevolmente la mente e la mano dell’artista. Negli anni Ottanta si intensifica l’attività espositiva in Italia, in Francia, negli Stati Uniti e in Brasile, particolarmente significativa si rivela la mostra personale a Parigi alla Galleria Salammbò.
Negli anni seguenti Rinaudo affida sempre più la propria impresa ai figli per dedicarsi pienamente alla passione della sua vita: l’arte. Istituisce quindi una delegazione regionale della AIAM di Roma, dotandola di una scuola d'arte che viene aperta a Osasco e a Pinerolo, dove si insegnano l’acquerello, l’olio, l’acrilico, la pittura materica o pitto-scultura, la scultura. La perdita del figlio Gualtiero, avvenuta nel 2012, gli apre nuovi orizzonti spirituali che ribadiscono il valore dell’amore e gli fanno scoprire il trinomio della felicità: arte-vita-amore.
www.mauriziorinaudo.it